La giornata della legalità diviene occasione di formazione collettiva verso il rispetto di determinati concetti che sono alla base di un ordine civile. Legalità intesa non soltanto verso le normative giuridiche, ma come equilibrio emotivo nel rapporto con società contemporanea. Questo vale, indistintamente, per ogni cittadino, che vive secondo principi di cooperazione e di solidarietà nel rapporto con gli altri e che si ribella contro sistemi mafiosi. Le tante personalità che hanno contribuito alla lotta alla mafia ci hanno lasciato azioni e memorie che possono trovare applicazione nelle attività di tutti i giorni. Dalla denuncia politica di Placido Rizzotto a quella editoriale, di Pippo Fava a radiofonica di Peppino Impastato; dalla presa di coscienza di Rita Atria al sacrificio di Lea Garofalo. Sono così tante le testimonianze, che diviene difficile citarle e complesso poterle ricordare in un solo giorno. Il desiderio, quindi, non fare del 23 maggio solo un tradizionale momento celebrativo, ma puntare verso un periodo di maturazione collettiva. Sulla base di questo concetto, si da il via alla settimana della legalità, rivolta ai vari docenti degli Istituti Scolastici, che attraverso l’audiovisivo – film e documentari – possano promuovere conoscenza e approfondimento sulle varie personalità protagoniste della lotta, e istruirli al meglio verso l’argomento